Quando si parla di social media marketing, oltre a trattare argomenti come i contenuti da distribuire in un calendario editoriale, occorre tenere conto di un fattore cruciale: la costruzione della community.
Ormai è un dato di fatto, costruire una community è alla base di una corretta strategia di social media marketing, non solo perché consente di crescere, confrontarsi e farsi conoscere, ma anche perché, fondamentalmente, se non c’è nessuno interessato ai contenuti condivisi, la presenza sui social media potrebbe necessitare di una riflessione.
Forse si sta tralasciando qualcosa di importante, forse occorre provare qualcosa di diverso.
Posto e considerato che ognuno di noi può essere presente sui social media e può condividere una passione, una competenza, un interesse o la sua vita di tutti i giorni, quelli che, invece, vogliono utilizzare gli odierni sistemi di comunicazione con scopi professionali, non possono fare a meno di creare e curare una loro community.
Molto spesso, a proposito di social media marketing e community marketing, mi capita di sentire frasi come: “Sono i numeri che contano” o “I numeri fanno la differenza” e via dicendo. I numeri sicuramente hanno un impatto e cercare di ampliare la propria community può rivelarsi vantaggioso se si seguono determinate strategie di marketing, ma la quantità non è sufficiente.
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I numeri contano, ma non sono tutto
Tuttavia, i numeri non sono l’unico e il solo fattore che va a concorrere nella creazione della community. Basta pensare a Instagram dove, diversi account, hanno dei buoni numeri (10k, 20k, 250k), ma essendo dei follower acquistati, quindi non spontanei e non in target, non hanno una loro utilità o possibilità di conversione.
Quindi, come appena detto, ampliare la propria community va bene, ma bisogna farlo con criterio, coinvolgendo un pubblico davvero interessato ai ciò che abbiamo da dire o da scrivere riguardo un determinato argomento. Detto ciò, si crea e si coltiva una community interessata e che interagisca con noi?
3 Strategie efficaci
Ecco 3 strategie che per me sono state efficaci e che quindi mi sento di consigliare, da applicare oggi stesso:
- CREA CONTENUTI: la base per avvicinare persone al tuo blog, al tuo brand, al tuo prodotto o servizio è questa, creare contenuti. Non smetterò mai di ripeterlo. Una volta che hai individuato la tua nicchia, la produzione dei contenuti deve essere costante. Non solo, i contenuti dovranno essere contenuti di valore. Cosa si intende per contenuti di valore? Beh, principalmente si possono suddividere in: contenuti utili per il tuo audience, magari che li informino, contenuti che ispirano i tuoi follower oppure che li fanno divertire. Quindi, riassumendo, contenuti informativi, contenuti ludici, contenuti che possano ispirare.
- INTERAGISCI CON LA TUA COMMUNITY: questo passaggio può sembrare così scontato che in molti, anche importanti brand o testate giornalistiche, hanno deciso di ignorarlo. Curare, interagire e rispondere alla propria community va fatto sia se si è all’inizio sia quando si raggiunge notorietà. Oltre ad essere fondamentale per capire cosa sta funzionando o meno e a cosa è maggiormente interessato il tuo pubblico, personalmente, ritengo che sia anche una forma di rispetto verso chi, giorno dopo giorno, ha deciso di seguirci. La scusa “Non ho tempo” non ha veramente ragione di esistere. Ripeto però, questo è un mio parere.
Ultimo punto, ma non meno importante:
- MONITORA I DATI, MA DIPENDERE DA LORO: una volta creati e condivisi i tuoi contenuti vedrai che a questi seguiranno delle reazioni. Presta attenzione. Non dare per scontato un singolo commento e, in base a questi, programma i tuoi prossimi post. Ovviamente i social media come Facebook e Instagram (ma non solo) offrono degli strumenti importanti per misurare l’andamento dei tuoi contenuti, ovvero gli insights. Controllali quotidianamente e, in base ai risultati, correggi il tiro, nota quali post hanno catturato maggiormente l’attenzione dei tuoi followers, quali sono stati i più commentati e trai le tue valutazioni. Gary Vaynerchuk, imprenditore statunitense di fama mondiale, consiglia comunque di non essere ossessionati dagli insights. Per lui le statistiche sono importanti, ma ciò che conta veramente è l’impegno che metti nella creazione dei contenuti e il grado di interazione reciproca con la tua community.
Quando la community inizia a prendere forma?
Quando una community può considerarsi un bel gruppo affiatato? Abbiamo detto che i numeri non sono cruciali, tuttavia, secondo Marco Montemagno, imprenditore digitale e autore de “Il Codice Montemagno“, una community dalle dimensioni interessanti si aggira intorno ai 1000 followers, spontanei.
Ecco qui un suo video dove parla di questo argomento riprendendo la teoria dei “1000 True Fans” di Kevin Kelly.
Pronto a costruire la tua community?
Bene, questi sono 3 piccoli (ma efficaci) accorgimenti che ognuno può utilizzare sin da ora per creare e coltivare il rapporto con la propria community. Tu hai già una community con la quale interagire? Quale rapporto hai con i tuoi follower? Utilizzate già qualche accorgimento per rapportarvi con loro?
Se vuoi puoi scrivere le tue risposte nei commenti, così che queste possano essere d’ ispirazione a tutti per creare community autentiche, con interazioni vere, utili per chiunque decida di seguirle e frequentarle.
Come ripeto spesso, spero che questi consigli possano esserti utili per pianificare contenuti efficaci da condividere sulle tue piattaforme social preferite. Per altri suggerimenti continua a seguire il viaggio attraverso le narrazioni e condividi il tuo percorso!
Ciao! Sono Elena Schirru, copywriter e web content writer. La scrittura è la mia più grande passione e oggi sono riuscita a trasformarla in un lavoro. Gestisco “Narrando” dove puoi iniziare un viaggio metaforico tra gli articoli riguardanti tecniche di scrittura e storytelling. Pronto a partire?